Sensori e accessori per l impianto di irrigazione automatico

Per un impianto di irrigazione davvero efficiente è importante utilizzare buone componenti e i giusti accessori.
La differenza di spesa rispetto a un impianto semplificato sarà ampiamente coperta dai risparmi in bolletta.
Da questo punto di vista, i sensori sono “accessori indispensabili” perché ti permettono di irrigare quando, e se, è necessario.
Si distinguono in:
-sensori di pioggia, in grado di interrompere l’afflusso dell’acqua all’impianto in caso di precipitazioni (potrai decidere la quantità di pioggia che attiverà il sensore);
-sensori di umidità, che rilevano il grado di umidità del terreno, e quindi l’effettivo bisogno di acqua.
Se il tuo giardino è collocato in una zona molto ventosa, potresti installare anche un anemometro: irrigare in presenza di un forte vento non è una buona idea, perché si rischia un’inutile dispersione e un apporto d’acqua non omogeneo.
Quando acquisti un sensore, valuta la compatibilità con la centralina di programmazione, e se possibile scegline uno della stessa marca.
Le elettrovalvole e i filtri
In un impianto di irrigazione automatico, la centralina di programmazione comanda l’apertura e la chiusura di elettrovalvole. Queste valvole funzionano come “rubinetti”, più o meno sofisticati a seconda del modello.
Grazie alle elettrovalvole, in associazione a centraline con più stazioni e programmi, potrai regolare la quantità di acqua e i tempi di irrigazione per le diverse zone del tuo giardino. Attenzione, però: le elettrovalvole sono piuttosto sensibili a eventuali impurità dell’acqua. Per questo, un altro accessorio molto utile è il filtro, da porre a monte dell’impianto.
Indispensabile se attingi l’acqua da pozzi o vasche, il filtro può rivelarsi utile anche se il tuo impianto è collegato alla rete dell’acquedotto. Anche l’acqua potabile, infatti, può contenere microimpurità che alla lunga possono danneggiare le elettrovalvole.
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